A partire dalla fine del Settecento, Sorrento si affermò come una delle tappe predilette del Grand Tour, il viaggio culturale in Italia che attirava membri dell’élite internazionale e delle famiglie reali europee. Questo itinerario, tanto amato da artisti, intellettuali e aristocratici, celebrava la bellezza del nostro Paese, e Sorrento, con il suo paesaggio unico e il suo fascino senza tempo, divenne un simbolo di ispirazione e relax. Numerosi illustri viaggiatori si innamorarono di Sorrento, tanto da decidere di stabilirsi lungo la sua incantevole costa. L’inglese William Waldorf Astor acquistò la villa del barone Labonia, situata sopra il borgo di Marina Grande, mentre il romanziere americano Francis Marion Crawford fece di un’altra villa la sua dimora. La residenza che fu il rifugio di Leopoldo di Borbone, conte di Siracusa, divenne nel 1885 proprietà del principe Costantino Cortchacow, cugino dello zar Nicola II.
Ma Sorrento non fu solo luogo di soggiorno: divenne musa ispiratrice per molti. Henrik Ibsen vi scrisse il suo capolavoro “Gli Spettri”, mentre Paul Heyse trovò in questa terra la scintilla creativa per le sue novelle, tra cui “La Rabbiata”. Altri, come Jean-Jacques Bouchard, celebrarono la città nei loro resoconti di viaggio. Nel suo “Voyage dans le Royaume de Naples” (1632), Bouchard definì Sorrento “la località più deliziosa del Cratere”.
La fama di Sorrento si propagò attraverso numerose opere letterarie e guide turistiche, corredate da splendide illustrazioni. Opere come “Travels in the Two Sicilies” di Henry Swinburne o “Souvenirs du Golfe de Naples” di Lancelot-Théodore Turpin de Crissé ne esaltarono le bellezze. Anche Friedrich Nietzsche, nel suo “Lettere da Sorrento”, narrò il suo legame profondo con la città.
Questo flusso di visitatori colti e facoltosi trovava in Sorrento un’accoglienza unica, con dimore, conventi e palazzi del patriziato locale convertiti in strutture pronte a ospitare i viaggiatori per lunghi soggiorni.
Per celebrare questa tradizione, Muta House ha dedicato sei camere ad altrettanti personaggi illustri che hanno soggiornato a Sorrento durante il Grand Tour: Charles Dickens, romanziere inglese, Alexandre Dumas: autore francese, Regina Maria Aleksandrovna, moglie dello zar Alessandro II di Russia, Regina Guglielmina dei Paesi Bassi, sovrana moderna e amante dell’arte, Friedrich Nietzsche, filosofo tedesco e Henrik Ibsen, celebre drammaturgo norvegese.